PANORAMA STORICO
Fin da tempi primordiali l’uomo volse le sue attenzioni alla presenza di animali capaci di disturbare il suo benessere, ridurre gli esiti dei raccolti, decimare le provvigioni.
L’introduzione o l’annidamento di specie selvatiche nei locali adibiti all’abitazione per uomini, i loro animali e la conservazione delle loro provvigioni, la loro permanenza temporanea o l’insediamento senza ritorno o senza possibilità di ritorno nel loro habitat naturale sono in rapporto diretto con i cambiamenti della natura, causati dall’uomo. In precedenza a questo sviluppo i parassiti potrebbero aver eseguito il passaggio dall’animale all’uomo.
Come emerge dalla breve panoramica storica, le radici dei tentativi di tutela della salute e delle provvigioni alimentari affondano nella lontana preistoria.
Anche se il processo conoscitivo dell’uomo ha lasciato segni inequivocabile sulle strategie di debellamento di organismi nocivi dobbiamo constatare che, ancoro oggi, nella prassi, le misure si riducono a PREVENZIONE, DIFESA, CATTURA e STERMINIO di organismi nocivi.
La diagnosi precoce e le misure di protezione da invasioni, monitoring, strategie meccanico-fisicaliche e fisicaliche, l’utilizzo di sostanze chimiche usati come antiparassitari o inibitori della crescita, la tutela di animali utili o il loro utilizzo mirato contro parassiti nella lotta biologica e, non ultimo, misure d’igiene nelle strategie antieristiche e di popolazione come contributo alla profilassi antiparassitaria caratterizzano, da un punto di vista delle condizioni di vita moderna, lo spettro delle attività umane, per affrontare in maniera efficace lo sviluppo di specie animali non gradite e altri organismi indesiderati.
